VAI AVANTI TU CHE A ME VIEN DA RIDERE

Nazionale -

Lavoratori,

il riscontro del buon operato di un sindacato, oltre alla crescita delle adesioni, è rappresentato anche dalla volontà reciproca di un dialogo costruttivo improntato al miglioramento delle criticità e all’attenzione che l’amministrazione dedica ai suoi comunicati mirati alla conseguente “correzione del tiro”.

È di pochi giorni fa quello relativo alla ricognizione della disponibilità degli equipaggi di volo per la stagione AIB 2018 con nota DCEMER 15674 del 11/5/2018 a firma del direttore per l’emergenza ing. Romano, che subito quest’oggi si è provato a correggere il tiro con una nuova nota, la DCEMER 16640 del 18/5/2018.

Come organizzazione sindacale non possiamo non apprezzare la disponibilità dimostrata dalla Direzione centrale per l’emergenza, nel momento in cui rivede la composizione degli equipaggi elevando a due le unità di personale tecnico.

Il richiamo alla cultura del mercanteggio mediorientale è quanto mai attuale se consideriamo che precedentemente avevamo suggerito equipaggi da tre o quattro piloti unitamente a tre o quattro tecnici per averne adesso due.

A saperlo prima, la prossima volta ne suggeriamo una decina… e magari riusciamo ad avere i numeri ideali.

Senza affrontare gli altri punti della nota ultima, notiamo che questa nuova nota correttiva è a firma del dirigente ing. Rogolino.

Da che mondo è mondo, è sempre stato un superiore che ha corretto un subalterno ma qui nel CNVVF la gerarchia è un optional, o meglio la si applica a mo’ di… noi famo come ce pare.

A voler essere burloni, ma mai in mala fede, verrebbe da pensare che questa volta si è voluto prendere esempio dalla locuzione cult del commissario Bellachioma: vai avanti tu che a me vien da ridere.

In un contesto in cui ognuno può smentire o correggere un suo superiore anche senza rispettare una gerarchia, diventa anche comprensibile l’abbaglio preso dal prefetto Bruno Frattasi allor quando ha firmato la nota sugli accordi sindacali per il triennio 2016-2018, lasciando così intendere la possibilità di poter o meno partecipare ai tavoli contrattuali a seconda che si sia o meno firmato un contratto – parte economica – decisamente amorale, senza rendersi conto che tutto è soggetto al rispetto di una gerarchia, che in questo caso è delle norme.

Con una più attenta riflessione, ci si sarebbe resi conto che a questo punto gli abbagli e le ripercussioni sono molteplici, dato che avendo così fatto, si ritorna indietro di una decina d’anni, periodo in cui qualche sindacato non era ancora nato.

Non ritenendo corretto che tutta la baracca debba tenersi in piedi solo grazie alla buona volontà dell’ultima ruota del carro, approfittiamo ad allegare un prospetto, per conoscenza di tutti noi lettori, sulla gerarchia delle fonti normative dell’ordinamento italiano.

A proposito, ritornando sulla nota correttiva a firma dell’ing. Rogolino, notiamo le stesse iniziali della precedente a firma del direttore ing. Romano e a questo punto ciò che inizialmente sembrava essere solo un impressione, la battuta sui consiglieri fraudolenti appare diventare un ipotesi che comincia ad assumere dei connotati di concretezza.

Ovviamente, noi vogliamo continuare a pensare che tutto sia ancora una casualità perché, se così non fosse, sembrerebbero concretizzarsi tutti gli elementi per alimentare discredito.

Non solo per la preparazione specifica, ma anche per queste ambiguità che sarebbe stato opportuno prevedere per la flotta aerea una linea di comando formata da funzionari e dirigenti AIB.