Attività di soccorso tecnico urgente nel paese

Nazionale -

Ministero dell'Interno

Ministro Roberto Maroni

 

Pref. Francesco Paolo Tronca

Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

 

Ing. Antonio Gambardella

Capo del C.N.VV.F. - Vice Capo Dipartimento Vicario

 

Dott.ssa Iolanda Rolli

Ufficio per la garanzia dei diritti sindacali

 

Oggetto: attività di soccorso tecnico urgente nel paese

 

 

Anche le recenti festività sono trascorse per il personale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco nella totale emergenza.

Nel paese si sono succeduti una serie di eventi naturali (precipitazioni, nevicate, ecc) che ogni Comando provinciale sarebbe stato in grado di gestire come “ordinaria amministrazione” se si fossero verificati in condizioni di normalità.

Ma il Corpo nazionale soffre di una carenza di organici, di attrezzature così che alla prima avvisaglia di interventi di soccorso, assistiamo alla “transumanza” di personale da un Comando all’altro.

Avrete certamente avuto modo di verificare, che ormai è prassi per il personale sacrificare parte della propria sfera privata per tamponare le carenze, le difficoltà strutturali del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco: situazioni che si persiste a non voler affrontare, se non attraverso dichiarazioni d’intenti e/o proclami in occasione delle innumerevoli dichiarazioni pubbliche.

Le situazioni di soccorso ormai vengono gestite a tavolino sulla pelle dei lavoratori: è sufficiente un pre-allarme a far si che la Direzione dell’Emergenza immediatamente mobiliti personale e mezzi da una regione all’altra, senza una preventiva pianificazione, senza una minima programmazione con i rappresentanti del personale (legittimati alla contrattazione della organizzazione del lavoro), tale da poter individuare criteri meno gravosi per gli operatori del soccorso.

A nostro avviso, funzionale ed opportuno sarebbe anche lo stabilire il tipo di personale specializzato da inviare nelle aree interessate all’intervento, poiché registriamo un’approssimazione nell’utilizzo di specialisti, tale da produrre ulteriori differenziazioni di trattamento del personale.

          Per ultimo, considerato che l’emergenza, al lato pratico, è gestita dal Corpo nazionale Vigili del Fuoco, riterremmo utile l’apertura un tavolo negoziale sul sistema di protezione civile nel paese (responsabilità questa del potere politico); tale sistema, attualmente, a parere della scrivente, si distingue in negativo per una serie di sovrapposizioni e conflitti proprio nella gestione del soccorso.

Certi di un significativo impegno, di quanti in indirizzo, per quanto di loro competenza, per porre realmente in discussione la pianificazione del soccorso nel paese, finalizzata non al solo apparire, ma volta a dare una risposta certa ai cittadini italiani.