TOSCANA: STATO DI AGITAZIONE REGIONALE

Firenze -

Il pasto è un diritto contrattuale del lavoratore vigilfuoco e non può essere trasformato in una economia accessoria e determinabile al massimo ribasso dall’amministrazione.

Il contratto per la Toscana, Marche e Umbria si è giocato al massimo ribasso, le conseguenze immediate saranno il licenziamento di 24 lavoratrici in Toscana e 26 nelle altre 2 regioni.

A questo dramma che colpisce direttamente lavoratrici nel vivo e nella carne, frutto di scelte del tutto sbagliate compiute dall’amministrazione nel cieco obbiettivo del solo risparmio, si aggiunge la perdita del catering completo in molte sedi dei comandi di Massa-Carrara, Lucca, Pistoia e Grosseto che, con il licenziamento delle lavoratrici, si troveranno un pasto veicolato scadente e del tutto privo delle caratteristiche tanto decantate dall’amministrazione con le varie tabelle nutrizionali.

Chi prende decisioni sulla pelle e sulla salute dei lavoratori vigilfuoco dovrebbe almeno sapere che tipo di lavoro svolgono, dovrebbe stare per qualche giorno all’interno delle sedi VVF, allora capirebbe che un pasto veicolato non è possibile portarlo in un distaccamento, perché la squadra potrebbe non essere in sede per intervento, e allora come accede la ditta a portare i pasti? E ammesso che riesca ad accedere, con tutte le problematiche relative al Dlgs. 81/08 delle sedi, con i materiali dell’amministrazione, i DPI personali, l’accesso a tutti i locali della sede, cosa farebbe in quel caso? Lascerebbe i vassoi sui tavoli? Vogliamo parlare di norme igieniche e temperature dei cibi, conservazione, proliferazione batterica? Ma qualcuno si è posto queste domande?