PARTECIPAZIONE AL ROMA PRIDE 2018

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Bruno FRATTASI


Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

e p. c. Al Ministro dell'Interno
On. Marco MINNITI


Al Sottosegretario di Stato all'Interno
dott. Giampiero BOCCI


Oggetto: partecipazione al Roma Pride 2018.


La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la presente chiede che al prossimo evento del Pride della Capitale, per l’anno 2018 -che si terrà a Roma il prossimo 9 giugno- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco partecipi anche in forma ufficiale.

Come è noto la scrivente Il giorno 10 giugno 2017 ha sfilato per le vie di Roma insieme a centinaia di migliaia di persone per dire no all’omofobia e transfobia, al razzismo, all’annullamento dei diritti individuali ed ogni altra forma di discriminazione e dire sì alla libertà di costruirci il nostro futuro di cittadini e lavoratori nel rispetto della nostra “bellissima” costituzione.

Grazie agli organizzatori del “Pride Roma” abbiamo avuto la possibilità di unirci al coro di chi, come noi, da sempre rivendica i propri diritti, ma resta inascoltato da una politica bigotta e disinteressata alle vere necessità di noi cittadini e lavoratori. Una politica che da sempre è intenta ad accrescere nella popolazione la paura del “diverso” (gay, lesbica, trans, immigrato, disabile o altro che sia).

Per la politica è importante soltanto portare a compimento operazioni di “distrazione di massa” dai veri problemi della quotidianità (mancanza di lavoro, stato sociale a pezzi, negazione dei diritti civili, sanità pubblica, scuola libera ecc.).

Per noi Vigili del Fuoco aderenti a USB, sappiamo che essere “pompieri” vuol dire essere acclamati in più occasioni come eroi per poi essere sempre traditi dalle istituzioni.

Il “Pride” che è notoriamente la manifestazione di piazza più colorata di sempre, sicuramente ci aiuterà a dare un volto “nuovo” alla vera immagine del nostro lavoro di soccorritori, che non ci fa chiedere a chi è in pericolo se e gay, lesbica, trans, bisessuale, etero, clandestino, ecc..

Nel nostro lavoro tutti sono uguali e per tutti, “noi vigili del Fuoco” rischiamo persino la vita.

Chi non capisce o non vuol capire il messaggio che il Pride di Roma porta da anni diciamo che le battutine facili e l’ilarità aiutano ad accrescere solo la loro arretratezza e chiusura mentale ad un mondo che sta cambiando, mentre loro non faranno parte di questo cambiamento perché chiusi nelle proprie errate convinzioni.

Grazie al disinteresse dell’opinione pubblica in generale e della politica, in paesi non troppo lontani da noi le persone omosessuali vengono perseguitate, arrestate, torturate e uccise. Chi contrasta questo cambiamento sociale vuol negare ad un proprio figlio, fratello, sorella, nipote, amico, ecc. la possibilità di vivere in una società più aperta, tollerante e pacifica nel rispetto laico del nostro stato.

Noi di USB VV.F. siamo convinti che sia giusto essere al Pride perché il compito di un vero sindacato è quello di aggregare e sostenere chi difende i propri diritti e ne rivendica altri nel rispetto dei valori repubblicani della nostra costituzione; così come noi rivendichiamo il diritto ad un salario dignitoso, ad avere riconosciuto il nostro lavoro atipico particolarmente e altamente usurante, alla copertura INAIL, ad andare in pensione ad una età consona al lavoro che svolgiamo, a lavorare in sedi di servizio salubri e sicure, ad avere mezzi di soccorso sicuri e moderni.

Il “Pride” è un modo di dire no a chi ci vuole infelici pena la morte… si perché la morte dei diritti uccide la persona e la rende schiava. Ora è indubbio che come già avviene in moltissimi paesi civili che la partecipazione al Pride dei vigili del fuoco è quella chiave di volta necessaria per dire no al razzismo e all’ondata xenofoba che sta colpendo la nostra società. Quindi diviene necessario istituzionalizzare la “nostra” partecipazione a tale evento come sarebbe auspicabile che i vigili del fuoco, quale corpo sociale di stato, partecipino ufficialmente a quelle manifestazioni a scopo umanitario.

Noi siamo è resteremo ambasciatori di pace. UNICEF, per sempre; del resto è scritto nel nostro DNA di soccorritori.

Come scrivente Organizzazione Sindacale siamo a vostra completa disposizione e ben lieti di fare da tramite, con gli organizzatori di tale evento, e ci auspichiamo che l’ufficializzazione della partecipazione arrivi in pieno spirito collaborativo.

Si rimane in attesa di riscontro.