ODG 754 E FORMAZIONE DEL PERSONALE PERMANENTE

Parma -

al Comandante VV.F. di Parma

ing. Vincenzo GIORDANO


Oggetto: OdG 754 del 23 Ottobre 2017 e Formazione del Personale Permanente


In merito all’Ordine del Giorno 754 del 23 Ottobre 2017 riguardo la “Composizione delle Squadre di soccorso” ci troviamo nella condizione di dover esprimere particolari perplessità circa la possibilità di utilizzare indistintamente un volontario “patentato” o un permanente “patentato” come autista di mezzi di supporto.

Tale disposizione va in netto contrasto con i commi 3 e 4 de l’art. 66 del d.P.R. 64/2012 “Le squadre composte da personale permanente possono comprendere, in sostituzione di una unita' permanente, un volontario. Tale sostituzione non può riguardare il capo partenza e l'autista. Nel caso di distaccamenti misti o temporanei, nei quali possono operare personale permanente e volontario, la composizione puo' variare ma, in ogni caso, non puo' prevedere meno di tre unita' permanenti di cui un capo partenza con qualifica non inferiore a capo squadra ed un autista” e “a supporto delle squadre di cui al comma 1, sono previste delle squadre attrezzate con mezzi per l'effettuazione di specifiche manovre necessarie all'intervento, quali, a titolo esemplificativo, autoscale, autobotti, autogru', composte da 2 operatori, di cui un autista, e, in caso di necessita', in sostituzione di una unita' permanente, un volontario”.

Le nostre perplessità, riguardo la sopracitata disposizione di servizio, non si fermano a tale frangente ma implicano ragionamenti ben più complessi circa l’utilizzo indiscriminato della componente precaria e la formazione, più che carente in questo Comando, del personale permanente.

Il ruolo di autista di mezzi di soccorso è un compito spesso ingrato e ricco di responsabilità. Chi conduce un mezzo dei Vigili del Fuoco in Soccorso Tecnico Urgente è responsabile in toto del mezzo, del personale e delle attrezzature trasportati e di eventuali danni arrecati; è ovvio che il condurre una ABP, una AS o una AG in sirena verso un intervento non è la stessa cosa che guidare un normale automezzo pesante in condizioni di tranquillità, necessita di grande esperienza e molte ore di guida e ci chiediamo quale enorme responsabilità si vuole gettare su un vigile volontario, precario e quasi privo di tutele da parte dello Stato. Troppo spesso i Discontinui e i Volontari sono stati utilizzati e sfruttati per coprire carenze e inefficienze da parte dell’Amministrazione. Come Sindacato non possiamo che schierarci al fianco di questa componente e rigettare ogni tentativo di spostare su di loro responsabilità che non siano loro. Abbiamo sempre lottato affinchè abbiano pari dignità all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia subito fermato il loro utilizzo indiscriminato per coprire e nascondere le enormi carenze di organico in cui versiamo, e affinchè siano stabilizzati all’interno di un percorso ben preciso che ha preso vita con l’art. 36 del disegno di legge del Documento Economico e finanziario per il 2018, dopo le modifiche al D.Lgs 139/2006.

Inoltre tale Ordine del Giorno pone sul tavolo un altro gravoso problema che investe questo Comando, ovvero la formazione interna. Ad oggi non risulta ancora stato compilato il documento previsionale sulla formazione del personale permanente relativo all’anno 2018 e in questi ultimi anni non sono stati praticamente organizzati corsi provinciali di formazione, nonostante vantiamo nell’organico istruttori (professionali, ATP, sala operativa, patenti terrestri, etc.). In particolare, parlando di patenti VVF terrestri, gli unici corsi organizzati negli ultimi anni sono stati solo a vantaggio dei Vigili Volontari di Borgotaro nonostante si cominci ad accusare una carenza di patentati di II e III grado nella componente permanente. Inoltre ricordiamo che per l’utilizzo dei mezzi di supporto sono obbligatori i LIFM per ognuno dei mezzi in dotazione al Comando, abilitazioni che al momento mancano a una buona parte di patentati permanenti di III grado (e in toto ai Vigili Volontari) e che i seminari in programma non sono per nulla sufficienti a sopperire a tale carenza. Anche gli operatori di Sala Operativa appaiono in numero esiguo rispetto alle normali esigenze di servizio; carenza evidenziata sia quest’estate con l’autorizzazione di un monte ore per il richiamo in straordinario sia negli ultimi giorni con la richiesta della Direzione Regionale di personale in straordinario presso la propria Sala Operativa.

Ricordiamo infine che “La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità” e, nel nostro lavoro, tale crescita professionale è ancor più fondamentale perché non può che influire positivamente sui modi e i tempi di risposta del dispositivo di Soccorso Tecnico Urgente, nostro principale compito istituzionale.

Chiediamo, dunque, che venga fatta al più presto una rettifica all’Ordine del Giorno in oggetto accogliendo le nostre perplessità al riguardo; rimanendo in attesa di un rapido riscontro e di una convocazione ad hoc sul tema della formazione interna, inviamo i saluti di rito