Confermata la denuncia della RdB

Le compagnie aeree ammettono la presenza di uranio impoverito sugli aeromobili

 

 

 

 

Roma -

In un articolo di stampa pubblicato in data odierna sul quotidiano la Repubblica dal titolo "Quei jet Alitalia sono all'uranio" il portavoce delle compagnie aeree straniere di Malpensa, Osvaldo Gammino, dichiarando che la sostituzione di uranio impoverito usato come contrappeso sugli aeromobili è stata avviata, di fatto ne ha ammesso l'uso come da tempo aveva denunciato la RdB protezione civile dei vigili del fuoco nei comunicati stampa del 2 dicembre 1999 e del 9 febbraio 2000.

La denuncia riguardava e riguarda il comportamento della Direzione Generale della protezione civile e dei servizi antincendi per la mancata informazione sui potenziali rischi nel caso di interventi di soccorso in presenza di uranio impoverito e sulla inadeguatezza dei mezzi e dell'equipaggiamento di protezione individuale.

La RdB aveva anche evidenziato il grave silenzio delle case costruttrici che non avevano mai segnalato l'utilizzo di questo materiale e della sua pericolosità.

Nello stesso articolo si dice che i contrappesi all'uranio sono stati più o meno sostituiti da quelli al tungsteno, ma dalle dichiarazioni è evidente che ancora molti aerei sono "pericolosi".

Per una maggiore sicurezza, dei cittadini e dei lavoratori, è necessario come dichiarato dal responsabile RdB regionale Ferdinando Mattei che il ministero dei Trasporti autorizzasse l'atterraggio in Italia solo agli aerei muniti di certificati di sostituzione dei contrappesi.

Quello dell'uranio è uno degli innumerevoli rischi che quotidianamente i lavoratori dei Vigili del Fuoco vanno incontro con mezzi ed equipaggiamenti inadeguati, nonostante tutto il governo non riconosce alla categoria l'attività particolarmente usurante.