IL COMANDO DI ROMA CHIUDE LE PORTE IN FACCIA AI CONTROLLI DEI NAS E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

La sicurezza nelle sedi di servizio e la salute dei lavoratori può attendere!

Roma -

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

 

Era accaduto esattamente un anno fa che la dirigenza romana chiudesse le porte in faccia al Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Roma che, su nostro esposto, voleva portare a termine un’ispezione nei locali mensa della sede di Civitavecchia. L’esposto era conseguente al fatto che ci furono consegnate foto e video riguardanti la cucina di quella sede, dove si vedevano scarafaggi ovunque, scarsa igiene e cibo conservato non correttamente.

Il giorno 15 settembre u.s., sempre presso la sede di Civitavecchia, su mandato della locale Procura della Repubblica si è presentato un ispettore del lavoro per effettuare dei controlli sulla sicurezza e l’igiene in quel luogo di lavoro. Anche questa “visita” è scaturita da un nostro esposto presentato ben un anno fa, dopo aver tentato in ogni modo di richiamare l’attenzione del comando di Roma sul disastroso stato di abbandono in cui versa quella sede di servizio (così come molte altre della provincia).

Ancora una volta è scattato il diniego all’accesso nei locali da parte della dirigenza romana che, in questo caso, visto che l’ispettore veniva su mandato del Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, sarebbe servito a ben poco se non fosse stato per la disponibilità di quest’ultimo a non andare allo scontro istituzionale. Infatti, da quanto ci è stato riferito, il diniego da parte del comando vv.f. avrebbe dato facoltà all’ispettore del lavoro di tornare subito dopo accompagnato dai Carabinieri per eseguire il mandato della Procura. Purtroppo, anche in questo caso, è scattata la solita “cortesia istituzionale” che ha portato a concordare una prossima ispezione alla presenza di un funzionario vv.f. il giorno 29 settembre p.v.. Concordare un’ispezione dopo avere atteso un anno dall’esposto ci sembra una cosa alquanto singolare e rischiosa, in quanto, da oggi e fino alla data della “visita” concordata, chi garantirà la salute e la sicurezza in quel luogo di lavoro?  Informare un datore di lavoro, non è in regola su molte cose, che in tal giorno riceverà un’ispezione, pensate si farà trovare impreparato? Infatti il giorno 20 settembre u.s. (a meno nove giorni all’ispezione) il comando di Roma, dopo tanta latitanza, ha inviato presso la Bonifazi una squadra lavori al completo per mettere una pezza alle tante criticità della storica sede dei pompieri Civitavecchiesi; oggi 21 settembre si è presentata una squadra del nucleo NBCR di Roma per campionare e “impacchettare” due vecchi serbatoi in eternit che giacevano abbandonati da tempo sul tetto della sede.   

Una domanda nasce spontanea: “Ma se il dirigente dei vigili del fuoco di Roma è sicuro di essere in regola su tutto (mensa e sicurezza nei luoghi di lavoro), per quale motivo ha paura a far entrare degli enti esterni qualificati per “certificare” che tutto sia in ordine? Ci voleva l’intervento della Procura per sboccare i lavori di manutenzione e messa in sicurezza?”

Noi di USB la verità la conosciamo bene: “Le mense sono tutte carenti per quanto riguarda i requisiti igienico sanitari e la qualità dei cibi; le sedi di servizio presentano problemi strutturali, di sicurezza e di igiene (il caso dell’invasione di pulci nella sede di Bracciano, con conseguente chiusura per alcuni giorni, è solo l’ultimo fatto tangibile di ciò che stiamo affermando). NAS, Procura della Repubblica… tra poco speriamo intervenga anche la Corte dei Conti a cui ci siamo appellati per la pessima gestione dell’appalto regionale della mensa.

Ora attendiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, perché questa amministrazione non può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia! Avremmo voluto affrontare tutte queste questioni seduti a un tavolo con una dirigenza meno arroccata sulle sue posizioni, ma con chi continua a celarsi dietro i dinieghi non possiamo far altro che seguire altre strade per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.