BASTA FUMO NEGLI OCCHI !! UOMINI, MEZZI E DIGNITA' AL SOCCORSO

COMUNICATO STAMPA

Padova -

Dopo lo sciopero del 22 luglio, che ha visto l'adesione della quasi totalità del personale in servizio, l' Unione Sindacale di Base ha proclamato un'ulteriore giornata di protesta il 16 settembre coinvolgendo sia il Prefetto di Padova che ha funzioni di impulso e di garanzia della presenza dello Stato sul territorio, che il governatore della regione Veneto.

Durante la precedente mobilitazione preannunciavamo l'eventualità di chiusura delle sedi e puntualmente è avvenuto in occasione del fortunale che ha colpito il litorale veneto e che ha visto squadre di Abano ed Este a supporto dei colleghi polesani.

Servono almeno 40 unità per sopperire alle carenze dovute al riordino, al taglio del personale discontinuo, alla possibilità di fare formazione e per garantire dei numeri minimi adeguati ad una città come Padova.

Diverse volte le squadre di intervento sono costrette ad operare sotto il numero minimo di 5 unità (incidenti stradali con sostanze pericolose, soccorsi a persona, incendi di varia natura, etc.)

Tutto il personale ha bisogno del rinnovo del contratto di lavoro per uno stipendio dignitoso

Serve un rinnovo del parco automezzi ormai vetusti

Chiediamo il riconoscimento di categoria usurante e la garanzia della tutela INAIL

Una vera riforma previdenziale

Per un progetto di protezione civile provinciale

Contro la svendita del servizio mensa che vede il licenziamento da parte dell’amministrazione di 8 addetti a fronte della corresponsione di un buono pasto.

Negli anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento del soccorso tecnico urgente, nonostante ciò i Vigili del Fuoco hanno sempre risposto con professionalità e senso del dovere sacrificandosi oltre ogni limite.

I vigili del fuoco di Padova, per tutti questi motivi, continuano la vertenza in atto affinché siano ascoltati dalle istituzioni e dalla politica, in primis quella regionale, perché il soccorso è un diritto dei cittadini.

Se non avremo risposte continueremo a denunciare la situazione per garantire, oltre ad un soccorso adeguato (in termini di uomini, mezzi e attrezzature), anche un giusto riconoscimento della categoria rapportando lo stipendio ai rischi e alla specificità lavorativa.