ANCORA UN TAGLIO ALLE RISORSE PER IL RIORDINO DELLE CARRIERE

Nazionale -

Lavoratori,

siamo stati gli unici a denunciare già dal primo incontro l’insufficienza delle risorse destinate al riordino delle carriere, ci era chiaro fin da subito che i 103 milioni di euro ripartiti per i 33 mila appartenenti al CNVVF, sarebbero state inadeguate a dare soddisfazione al personale, non tanto per un aumento retributivo pur auspicato, ma perlomeno per mantenere l’esistente e cioè gli 80 euro del contributo straordinario e gli 80 euro del bonus fiscale.

Nella convocazione dell’11/07/2017, l’amministrazione fa addirittura di peggio, comunica alle OO.SS., che dei 23 milioni previsti per le assunzioni, c’è stata una ulteriore limatura a 16, a conti fatti sette milioni in meno che produrranno una nuova contrazione alle indispensabili assunzioni.

Altro colpo di scena è l’ennesima proposta dell’amministrazione per quanto riguarda la ripartizione dei soldi previsti per il riordino delle carriere del personale in seguito alle modifiche del D.Lgs.217/05, una quarta proposta che prevede, una cifra unica ed uguale per tutti pari a 1055 euro annui lordi (800 per i SATI) di incremento sul rischio o sulla specificità non è ancora dato a sapersi. Il rimanente va spartito solo tra i vigili con più di 14 anni d’anzianità e poi ancora per quelli con 25 e 28 anni di servizio (vedi tabelle). Anzianità molto difficili da raggiungere, vista l’età in cui si entra nei ruoli permanenti del Corpo e senza una ricostruzione delle carriere, che veda il riconoscimento degli anni svolti come discontinuo.

Insomma un vero schiaffo in faccia al personale meno anziano che subirà dal gennaio      del 2018 la perdita di oltre 100 euro. Il tutto con l’avallo dei firmatori del protocollo d’intesa (CISL, UIL, CGIL, CONFSAL).

Insomma dopo che il Governo ha regalato 17 miliardi alle banche, ai VVF, l’ennesimo insulto, solo 103 milioni, che invece di trovare l’unità di intenti tra tutti, ha scatenato l’ennesima guerra tra poveri.

Ovviamente tutto questo con il consenso dei lavoratori, che al sindacato complice hanno affidato e confermato larghi consensi, già dal primo minuto alle scuole di formazione quando ancora lo step dei 14 anni è ancora molto lontano.

Noi da parte nostra, oltre a chiedere il giusto riconoscimento economico, chiederemo che questa proposta venga sottoposta al referendum tra i lavoratori.