L'EMERGENZA A RISPARMIO FA I CONTI CON LA POLITICA DEL RIORDINO

LA TERRA CONTINUA A TREMARE E NOI SIAMO IMPOTENTI PER COLPA DEL DECRETO MONTI

Nazionale -

Lavoratori,


non ci sono parole davanti ad una strategia di intervento di questo evento sismico basato di fatto sul risparmio. Già dalle prime battute abbiamo sottovalutato la forza di impatto, messa in atto dal corpo nazionale, agendo con 465 unità (poi portate a 930) rispetto alle 2700 unità che furono presenti a L'Aquila. Siamo in piena applicazione del riordino, la riforma Monti per intenderci. E questo governo, attraverso l'opera diretta del ministro e del capo dipartimento, non è da meno applicando alla lettera il risparmio di spesa ed inviando di continuo sezioni operative invece che la vera colonna mobile nazionale.

Siamo nelle mani di “incompetenti” che risparmiano sulla pelle e sulla salvaguardia nazionale a fronte di un risparmio di spesa. La politica che dalla fine degli anni '90 ad oggi ci ha portato alla legge 252, pubblicizzazione del rapporto di lavoro, ha fatto si che si burocratizzasse il corpo nazionale e si evitasse un processo di crescita nazionale in favore della cultura della salvaguardia (legge 225). La ricerca, la previsione grandi rischi, la prevenzione, l'investimento della macchina del soccorso, le assunzioni al fine di raggiungere il paramento europeo di 1 vigile del fuoco ogni mille abitanti (invece che l'attuale proporzione di 1 vigilie del fuoco ogni oltre 15000 abitanti) sono stai accantonati e si è di fatto cannibalizzata la macchina del soccorso svendendo a favore dei privati un patrimonio che deve essere pubblico.

Oggi viviamo le emergenze con gli occhi rivolti allo schermo e ci angustiamo nel constatare che nessuno applica di fatto il buon senso. Fasi mescolate... invii dal territorio senza logica... ritardi e sovraccarichi di lavoro... insomma siamo terremotati tra i terremotati!!!

Non è cosi che si fa soccorso... non è cosi che il corpo nazionale deve agire. Dobbiamo fare tesoro di emergenze continue che affrontiamo ed abbiamo affrontato. Non possiamo agire, oggi, in maniera disomogenea sul territorio nazionale sperando che le cose vadano per il verso giusto.

Il soccorso è imprevedibile ed è per questo che dobbiamo a monte preparare la macchina ad essere il più possibile efficiente e pronta...


LA TERRA TREMA E L'ORGANIZZAZIONE CENTRALE DEL SOCCORSO CROLLA

ADESSO BISOGNA DIRE NO AL RIORDINO

BASTA MANAGER FALLIMENTARI A GESTIRE IL CORPO NAZIONALE