Essere inseriti in un Ministero che non ci appartiene, dove chi si alza la mattina deve fare i conti con il portafoglio del governo, dove chi rappresenta l’economia ha solo l’obiettivo di distruggere e non di consolidare, rappresenta il tumore dei pompieri.

Una lotta che parte da lontano, solitari e unici oramai nel contrapporsi al progetto del riordinare e eliminare le poche briciole rimaste, uno sforzo notevole dove il lavoratore è sempre protagonista del percorso.

Il contratto non è carta straccia, è DIRITTO ALL’ECONOMIA!!!

I Comandanti complici della politica centrale alle nostre note rispondevano aggrappandosi a circolari fantasiose dove non servivano parole e parole, bastava scrivere “togliamo tutte le indennità ai lavoratori”.

Il progetto era semplice e chiaro: attacco alle indennità dei pochi specialisti basandole sulla produttività, per poi allargare l’infame progetto a tutti i pompieri.

Questo non è successo grazie ai lavoratori che si sono uniti a USB in svariati stati di agitazione e richieste alla nostra amministrazione.

Finalmente l’Aran ha dato risposta del quesito indennità: in poche parole semplici e trasparenti…PAGARE!!!

Ora in allegato vedrete i pagamenti del Comando di Genova, per averli ci sono stati tre stati di agitazione, scioperi e note inviate, tutto il territorio si è mosso in questa direzione per rafforzare la nostra linea centrale romana che ha condotto una guerra perfetta senza precedenti.

Ora che pagheranno ciò che spettava di diritto serve che tutti i lavoratori non si soffermino sul caso, ma riflettano come si ottengono i propri diritti.

Rigettate le tessere di sindacati “gialli firmaioli” e “firmaioli” , unitevi con chi lavora per costruire un diritto leso da tutti gli infami accordi della concertazione!