MA QUI BRUCIA!?!

LA SICILIA CONTINUA AD ESSERE DIMENTICATA DA TUTTI E RIMANIAMO SOLO NOI A DENUNCIARE IL RIORDINO

Catania -

Lavoratori,

non smetteremo mai di ricordare il ruolo strategico che la Sicilia ricopre nel territorio nazionale quando si parla di accoglienza, ambiente, politiche sociali, ecc. Eppure siamo gli ultimi in termini di salvaguardia. Siamo in attesa che la politica si ricordi delle innumerevoli promesse che in diverse occasioni hanno visto i vigili del fuoco diventare “quasi” una terra di conquiste elettorali.

Ministri, Sottosegretari, Sindaci e “assessorini” si sono sempre riempiti la bocca con parole ed elogi ma mai hanno di fatto aperto tavoli di confronto sul problema del soccorso isolano. Forse perché è chiaro che quando qui brucia, piove, arrivano immigrati e tira vento tutto si rifà a quanto più volte abbiamo sottolineato e cioè che la carenza di unità è alla base dei nostri problemi ma le istituzioni e la dirigenza regionale, forte delle firme apposte dai sindacati nazionali, non si curano di questo aspetto. La Sicilia “cenerentola” del riordino affronta drammaticamente giorno dopo giorno le intemperie che si presentano. Qui si passa dal caldo torrido alle piogge torrenziali da una emergenza profughi quasi normale e l’ARS riesce solo a rimanere in silenzio.

I nuclei vengono chiusi e quelli ancora in vita hanno una dotazione organica che non gli permette di svolgere un “servizi” minimo essenziale come se la Sicilia non fosse un’isola. I sommozzatori attendono “ancora” la grazia promessa del dipartimento durante il tentativo di raffreddamento nazionale a seguito del nostro stato di agitazione mentre si continua a stare chiusi di notte. Difficile vivere così sapendo l'importanza di un “servizio” come questo e sapendo che il turismo basa proprio sulla salvaguardia e i servizi la propria sponsorizzazione…

Insomma tutti parlano della Sicilia, tutti la vogliono aiutare ma nessuno fa nulla per migliorarla. Ecco la verità!!!

USB ha sollecitato, e continuerà a farlo, politici locali, regionali e nazionale; ha scritto al dipartimento ed ai vertici periferici isolani. Ha indetto scioperi e sit-in, scritto sui giornali e denunciato tutto questo “schifo”... perché quando i vigili del fuoco soffrono non si riduce semplicemente un “servizio” ma si crea un danno irreversibile alla società che è sempre meno sicura.

Qui i problemi vanno risolti e non lasciati al caso o, peggio ancora, alla speranza che tutto passi. Il soccorso ha bisogno di attenzioni ed investimenti. L’essere autonomi come regione, e quindi fare da Ministero aggiunto, non serve a piangere miseria… ma deve servire per costruire un sistema di protezione civile che possa fare scuola nel paese.

USB è pronta alla sfida e chiede all’ARS di valutare l’ipotesi di un confronto serio e volto alla creazione di una macchina organizzativa del soccorso fatta di professionisti e non di precari a casa!!! Dobbiamo avere il coraggio di riformare le nostre leggi e fare noi da trascinatori di un Governo centrale che è ormai vittima di se stesso. La Sicilia merita attenzioni e... non può permettersi di continuare ad ascoltare una politica che ha fallito... ormai è tempo di fare della nostra terra un esempio di efficienza.


LAVORARE TUTTI E LAVORARE BENE È SINONIMO DI FUTURO

TAGLI E DISSERVIZI È SEGNO DI CATTIVA POLITICA