SOLIDARIETA' E LOTTA

LICENZIAMENTO SENZA GIUSTA CAUSA? NOI DICIAMO NO!!!

Per Sara, Marta, Roberto, Paolo, Giulia......

Nazionale -

 

Cara Sara Catola , avrei voluto fare un comunicato politico sindacale dirompente, in quanto sarebbe stato facile mettere in discussione un sistema dove viene sempre messo al “muro” chi cerca di sopravvivere in questo paese senza dignità.

Invece scrivo da padre di famiglia, dove gli equilibri sono tutti i giorni estremamente precari, dove vai a lavorare sentendoti un “fortunato” del sistema, in quanto a contratto indeterminato, dove ogni giorno sei costretto a rischiare la tua vita a causa della spending review, dove i tagli lineari senza scrupoli hanno minato un servizio fondamentale di una società “moderna”, come nel mio lavoro...il Pompiere.

Proprio nella mia formazione “non professionale” ho imparato ad aiutare la gente in una visione bianco e nero, senza colori, senza distinzioni, dove la sofferenza ha solo un volto.

Non riesco sinceramente a capire quale sia il movente che ti ha fatto licenziare, non riesco a capire chi ha avuto il coraggio di distruggere economicamente e moralmente una famiglia nascondendosi dietro una falsa regola che serve solo agli infami impauriti da chi crede nell’alternativa come te.

Sappi che ti è vicino un mondo diverso, un mondo fatto di gente onesta, un mondo pronto a ribaltare proprio questi falsi equilibri creati per erigere al cielo la giustizia in nome del profitto e non del diritto alla vita.

L'elemento tumorale del sistema non sono i lavoratori, anello debole del sistema, bensì i poteri forti, quelli con la F maiuscola, quelli che distruggono le regole del “buon senso” e investono risorse nella repressione dell’alternativa, come nel tuo caso, delegata sindacale USB, alternativa del sistema, in cui portavi i tuoi figli in maternità al mare e davi una mano all’attività familiare ristorativa dello stabilimento sporadicamente e senza retribuzione, questa è la causa che giustifica uno spionaggio da 4 zeri, privato messo in atto dall’azienda “unicoop” in cui lavoravi.

Io non ci sto e lotterò tutti i giorni affinchè si riporti la giusta centralità che di diritto deve essere attribuita al lavoratore e al cittadino.

Sono convinto che una parte del paese inizi a lottare per un futuro diverso, dove i giudici non siano obbligati a attuare regole di “macelleria sociale” come il jobs act (ingiusto nel tuo caso in quanto si doveva applicare ex art.18...la salvezza dal licenziamento indiscriminato) con un rimborso anzichè il reintegro lavorativo, come se una “mancetta” ripulisse la coscienza di questi “brutti personaggi”.

Allora mi rivolgo anche a tutte le organizzazioni sindacali “governative” che non hanno intrapreso nessuna lotta per contrapporsi a queste regole infami del mondo del lavoro: questo è il frutto della vostra sporca complicità e incapacità nel difendere i diritti dei lavoratori.

SARA CATOLA NON SEI SOLA….GIRATI E VEDRAI UN ESERCITO DI LAVORATORI CHE CREDONO NELL’ALTERNATIVA!

 

Commercio USB

 

Il Tirreno

 

USB COOP Livorno