INCONTRO IN DIREZIONE REGIONALE: STRAORDINARI, PIANIFICAZIONE DIDATTICA, RIORGANIZZAZIONE NUCLEI SMTZ, VARIE.

Bologna -

Venerdì in Direzione regionale si è tenuto un incontro tra le OO.SS. e il Direttore. All’ordine del giorno:

-          Linee guida per il trattamento economico del personale in lavoro straordinario: La bozza presentata dal direttore vuole uniformare a livello regionale gli straordinari, in quanto si è osservato una disparità di trattamento da comando a comando. Abbiamo chiesto che lo straordinario non sia preventivamente approvato, in quanto non è possibile sapere prima se avrò bisogno di un ora, due o dieci, si può fare una previsione, ma l’approvazione è per forza di cose a posteriori. Il direttore ha introdotto il concetto di sede di servizio coincidente con il comando di assegnazione, quindi ad esempio se un vigile è assegnato al distaccamento di Pianoro, la sua sede di servizio è comunque Bologna. La USB ha contestato questa visione, che introduce un meccanismo di mobilità selvaggia. La sede di servizio è quella dove abitualmente si svolge la propria attività, questo ragionamento è supportato da un’ ampia giurisprudenza. Abbiamo contestato poi il ragionamento, che è conseguenza di quanto detto prima, che se la sostituzione è programmata, al vigile non spetta nulla, proprio perché la sua sede di servizio è tutto il comando di appartenenza, quindi tutte le sedi.

Altro punto, non è previsto il conteggio dello straordinario se non si utilizza il mezzo dell’amministrazione, abbiamo ribadito che il mezzo deve essere sempre dato perché necessario al trasporto dei nostri DPI. Al direttore è stato ricordato l’esistenza di un accordo presistente a livello regionale firmato da tutte le OO.SS., che prevede un recupero forfettario per le sostituzioni. Il documento conclude, con un invito ai dirigenti a diminuire le sostituzioni anche con mobilità straordinarie all’interno dei comandi, preferibilmente su base volontaria, ma altrimenti d’ufficio. Come USB abbiamo ribattuto che le assenze lunghe in una sede, piuttosto che un’altra, possono essere legate a situazioni particolari, non ultime un infortunio sul lavoro, che dunque si deve prestare attenzione al diritto del mantenimento da parte del lavoratore, infortunato o per altri motivi, del suo posto all’interno della sua sede di servizio, che non può essere considerato come  tutto il comando, ma il suo distaccamento.

-          Pianificazione didattica: innanzitutto abbiamo ricordato che la formazione si fa grazie all’impegno degli istruttori, che oggi non sono certo gratificati a livello economico, anzi sono in perdita durante i periodi di richiamo giornaliero. Continuare anche a livello locale a sottovalutare questo aspetto sarà foriero di problemi in futuro. La politica dell’amministrazione che minaccia convocazioni d’ufficio è sintomo di debolezza e incapacità a riconoscere la professionalità dei propri uomini, anche perché un istruttore che si obbliga a istruire, non effettuerà una buona formazione perché privo di quelle motivazioni originali che lo hanno spinto a farlo. La pianificazione è buona, ma  abbiamo evidenziato, che mancano corsi per gli amministrativi,  il direttore ha replicato che si fanno a livello nazionale, ma chiaramente in numero insufficiente. Il direttore ha inoltre precisato che parlare di formazione non può bastare, bisogna parlare anche di re training. Concordiamo pienamente, ma fondamentale che questi avvengano in turno o altrimenti vengano pagati in straordinario, se il lavoratore consente di farli fuori turno.

-          Riorganizzazione nucleo sommozzatori di Ravenna: abbiamo rigettato la proposta di riorganizzazione presentata dal direttore, in quanto non accettiamo che a livello decentrato si contratti una questione che attiene al CNL, rivedere l’orario di lavoro non può avvenire che su base

volontaria, considerato che i lavoratori, tramite una lettera indirizzata al direttore stesso, hanno contestato la nuova organizzazione del servizio, non possiamo che prenderne atto. Ci stupisce la quasi unanime approvazione da parte degli altri sindacati.

-          Fondo per la manutenzione automezzi: il direttore ha riferito che mediamente quest’anno i comandi sono stati dentro i margini di spesa, che un accreditamento di fine anno dovrebbe riuscire a sanare le situazioni più urgenti. A noi risulta una situazione diversa, infatti molti mezzi oggi sono al limite dell’operatività, ce ne sono alcuni fermi da mesi, sostituire un’ autopompa quando si rompe è un gioco di incastri, stile Tetris, quindi riteniamo che i fondi non andranno a sanare nulla, l’unico modo per sanare, è comprare nuovi mezzi. Abbiamo chiesto criteri oggettivi per la distribuzione delle risorse ai vari comandi, diffidiamo di un approccio troppo “ingegneristico”, che rischia di fare riferimento a schemi non attendibili e dunque di non erogare i fondi ai comandi più bisognosi.

-          Centro di spesa unificato: anche la situazione dei caricamenti è drammatica, ci vogliono mesi per avere un attrezzo piuttosto che un altro, questo secondo alcuni è dovuto al nuovo sistema di acquisti gestito interamente dalle direzioni regionali, il direttore ha ammesso che i passaggi sono aumentati, ma nel complesso il sistema funziona e permette risparmi. Noi non abbiamo i dati che ci permettono di esprimere un giudizio sereno, ma constatiamo forti ritardi,  per avere anche solo una lampadina ci possono volere  venti giorni, sicuramente il sistema si dovrà rodare, vedremo ad anno nuovo. La USB propone, inoltre,  di mettere in rete tutti i magazzini provinciali per meglio ottimizzare l’interscambio di determinati materiali tra un comando e l’altro.

-          Convenzione 115 – 118: il direttore ci riferisce di un accordo con il 118 che dovrebbe permetterci di ricevere presso le nostre sale operative dei vari comandi, le chiamate di soccorso relative ad una determinata tipologia di intervento, smistate direttamente del 118, aumentando così la sinergia e migliorando la risposta di soccorso. Per noi l’accordo è condivisibile in attesa del numero unico 112, vorremo però capire meglio se questo comprende il “codice blu”, infatti l’esperienza passata ci insegna, che l’enorme mole di chiamate per questo tipo di intervento ci distraeva troppo da i nostri compiti primari, su questo chiediamo una riflessione maggiore.  Come USB abbiamo chiesto di implementare questa collaborazione con una convenzione sulla scia di quella già fatta in regione Toscana, tra USL e VVF, che comprende sinergia nella formazione, vigilanza sanitaria all’interno delle sedi di servizio e sulle mense, consulenza medica per il personale.

In conclusione abbiamo chiesto una risposta in merito alla nostra lettera che seguii i fatti dello sgombero dell’ex Telecom di Bologna, dove un nostro mezzo e il suo equipaggio è stato vittima di un’ aggressione da parte dei manifestanti. Il direttore non si è espresso, non ha ancora tutti gli elementi. Ci aspettavamo una diversa sensibilità, ma sia chiaro, non accetteremo passivamente il ripetersi di fatti di tale gravità.  

·         In allegato: pianificazione didattica, bozza sugli straordinari, bozza sulla riorganizzazione del servizio SMZT di Ravenna.