COMUNICATO AI LAVORATORI

CONTESTAZIONE GESTIONE EMERGENZA METEO

Pisa -

 

Lavoratori,

anche nella gestione dell’evento atmosferico del 24 Agosto abbiamo contestato al dirigente il metodo con cui è stata gestita la micro-emergenza. Abbiamo scritto una nota a Direttore Regionale e Dirigente provinciale allegata a questo comunicato. Non è più possibile continuare a subire la discriminazione e l’approssimazione con cui viene gestito questo comando. Unico punto positivo è che almeno stavolta si è tentato di applicare il Piano Colonna Mobile Provinciale dove, al punto 5, si prevedono le modalità con cui si può far fronte a micro-emergenze come quella del 24, almeno stavolta non si è demandato tutto alla buona volontà dei volontari. Vogliamo mettere subito in chiaro che questa NON è una guerra tra poveri, permanenti contro volontari, anche se a qualcuno piacerebbe e forse lavora proprio per questo, USB ha sempre avuto le idee chiare su questo punto: assunzioni, assunzioni, assunzioni. Una volta stabilizzati tutti i precari, che in tanti anni l’amministrazione ha sfruttato, riportato i valori di sicurezza in termini europei di 1 Vigile ogni 1.000 abitanti, le squadre volontarie nei VVF hanno ragione di esistere in territori particolari e con determinate condizioni, in ausilio ad un dispositivo di soccorso che non va in crash con 3 ore di pioggia. Il problema attuale è con chi gestisce il dispositivo di soccorso al comando di Pisa. Alcune situazioni sono infatti inspiegabili:

  • Per quale ragione il turno A di Cascina, Castelfranco, Saline e se necessario dell’Aeroporto non è stato coinvolto nel prolungamento/raddoppio del turno come previsto nel piano Colonna Mobile Provinciale ( Dds.30/2013-punto 5 lettera d) )? Avrebbe potuto partecipare sulla zona di Pisa agli interventi in corso creando delle squadre aggiuntive.

  • Per quale ragione al personale smontante turno A di Cascina, Castelfranco e Saline non è stato detto di restare in presidio al normale soccorso ordinario nelle proprie sedi? Il personale smontante turno A, che già aveva lavorato, restava in sede per gli interventi ordinari di soccorso tecnico urgente nelle proprie sedi.

  • Perché al personale Turno C Cascina, Castelfranco e Saline non è stato detto di prendere le motopompe Honda su carrello e portarsi su Pisa per operare con le stesse nelle centinaia di richieste di intervento? Facciamo tuti parte di un comando provinciale oppure no?

  • Perché per tutto il giorno le stesse motopompe Honda sono rimaste ferme ai propri distaccamenti e non impiegate in una emergenza così diffusa? Mentre abbiamo chiesto idrovore e motopompe agli altri comandi della toscana le nostre erano parcheggiate in garage, vogliamo chiedere al Direttore ed ai nostri colleghi toscani cosa ne pensano?

  • Perché a Cascina, da alcuni mesi, c’è un carrello motopompa Honda senza un automezzo con gancio per traino della motopompa, mentre a Saline c’è la motopompa ed il mezzo ma non il carrello dove caricarla? I responsabili dell’autorimessa hanno messo a conoscenza del dirigente queste carenze?

  • Perché il raddoppio è stato parziale, fino alle 14, e non di 12 ore? Che senso aveva questa disposizione se l’emergenza sapevamo che non sarebbe terminata alle 20 del giorno stesso? Il turno A proseguiva fino alle 20, dalle 20 alle 8 proseguiva il turno C, il metodo è scritto nel piano di Colonna Mobile non lo inventa USB.

  • Perché poi una parte del turno B non ha smontato alle 8 della mattina del 26?

  • Perché dal 25, nonostante numerose richieste di intervento inevase il personale permanente non ha potenziato il dispositivo di soccorso mentre le squadre volontarie si? Qualcosa non torna, c’era bisogno o no di personale per fare gli interventi si o no? Perché i volontari si e permanenti no? Non c’è nessuna ragione possibile per fare scelte di questo tipo.

  • Perché viene scritto un Piano di Colonna Mobile Provinciale di 66 pagine e poi viene totalmente disapplicato? I Dirigenti di questo comando che gestiscono l’emergenza, il soccorso, il personale e gli automezzi devono seguire le regole scritte da loro stessi o solo i lavoratori devono stare alle regole e per altri non valgono?


Pensiamo che non servono improvvisazioni sulla gestione di una micro-emergenza dove si applicano criteri e strategie diverse ogni volta, ma che sia utile, semplice e razionale gestirla con regole già scritte e applicabili.


Alleghiamo anche la risposta alla nostra nota prot.29 che contestava proprio una situazione simile, seppur più lieve, quella del 10 Agosto dove vento e pioggia avevano colpito alcune zone di Pisa e dove non si è richiamato nessuno da salti, nessun raddoppio, niente squadre dai distaccamenti, ma si è pensato bene di far intervenire, chiamandoli e non per caso, quattro (4) squadre di volontari della provincia. Nella risposta si fa riferimento a criteri di valutazione personale del Dirigente che però contrastano con il Piano di Colonna Mobile, allora dobbiamo decidere se le regole scritte hanno valore o se il dirigente ha la totale autonomia di decidere di fare quello che vuole con il personale e come in occasione della vigilanza alla Luminara dove decise che i servizi di vigilanza le possono fare anche i volontari. Se tutto rientra nella autonomia del dirigente allora ci arrendiamo, non servono sindacati, leggi, norme e contrattazioni, lasciamo un uomo solo al comando e incrociamo le dita…. Non funziona così. Facciamo notare che nessuno ha parlato di togliere le ferie, dato che contrattualmente non è possibile e non sarà certo un sindacato a chiedere di togliere le ferie, ma è previsto il richiamo dai salti e che comunque il personale sa che se c’è bisogno di portare il soccorso non si tira certo indietro! I lavoratori sono consapevoli delle regole che questa professione comporta e che, in caso di necessità, sono disponibili per essere richiamati a portare soccorso alla cittadinanza. Lavoratori disponibili anche per “il breve impiego” di 8 ore, dato che i servizi di Vigilanza o ex 626 hanno durate nettamente inferiori alle 8 ore, eppure i lavoratori ci sono. Quindi evitiamo di prenderci in giro…..

Abbiamo quindi chiesto il rispetto delle regole, Piano di Colonna Mobile con raddoppio dei turni e richiami da salti su base volontaria se necessari.

Abbiamo anche chiesto un rendiconto delle ore straordinarie, divise tra personale permanente e volontario alla fine della emergenza, così vediamo le carte in tavola…


Noi facciamo la nostra parte ma la dignità, la professionalità e il senso di giustizia lo chiediamo ad ognuno di voi, non basta un sindacato a contestare con le note, serve la vostra determinazione a voler cambiare le cose e riprenderci la nostra dignità di lavoratori Vigili del Fuoco!


Serve una mobilitazione che dia forza alle idee che qui abbiamo espresso!


Vi aspettiamo numerosi alle assemblee per ascoltare le vostre opinioni