Piante organiche: ogni ministro parte dalla propria casa!

Nazionale -

Lavoratori,

appena qualcuno di noi diventerà ministro, anche gli altri comandi vigilfuoco beneficeranno delle nostre influenze.

E’ una promessa.  

E’ proprio il caso di dirlo, abbiamo avuto una serie di ministri che più che attenti al Corpo nazionale hanno solo fatto  gli interessi di bottega.

Pisanu si aumentò l’organico solo nella sua città, Scajola si fece un aeroporto a casa con relativo organico, Balocchi non fu da meno.

Ora è il turno di Maroni.

Da buon ministro ha pensato bene che prima di chiedere organico al governo, vista la carenza atavica che ci portiamo dietro, debba aggiustarsi l’organico di casa sua.

Infatti dal testo licenziato dal tavolo negoziale dove i soliti sindacati hanno firmato un protocollo, il ministro, prima si è aumentato l’organico del distaccamento vicino casa,  poi ha attuato ulteriori modifiche ai comandi di Milano, Parma, Varese.

Insomma, ministro che arriva  politica di clientele sempre uguale!

Altro che rigida moralità della Lega!

Si contaminano peggio degli altri con le storiche modalità politiche tipiche del più becero “opportunismo centrale italiano”.

Roma ladrona, ricordate?

Anche questi duri e puri appena avuta la possibilità….si sono “romanizzati”.

Come RdB/CUB già a suo tempo  lasciammo il tavolo negoziale poiché non era altro che una spartizione di carenze sul territorio; nei fatti, fermo restando l’organico, si toglievano uomini a dei  comandi per assegnarli sulla carta a quelli più “bravi”.

Ora invece non solo non si parla di piante organiche che devono essere individuate secondo le esigenze del territorio, degli insediamenti industriali, della popolazione… ma si eliminano figure professionali quali gli ispettori antincendio spalmandoli nei comandi compiacenti all’integerrimo ministro.

L’assurdo si completa quando gli stessi sindacati che hanno firmato questa spalmatura di carenze plaudono al varo di queste dotazioni organiche senza nemmeno commentare, non diciamo opporsi, gli intrallazzi del testo licenziato e firmato dal tavolo!

Anzi vanno più in là, informano i lavoratori che a giorni verrà emanata l’altra aberrante porcheria del regolamento di servizio, sbandierato come strumento necessario per il personale.

Vedrete, quando sarà operativo, come sarà utile questo regolamento all’amministrazione e quanti lavoratori faranno la coda presso gli uffici dei sindacati che l’hanno voluto per ringraziarli.

Inoltre è in fase di preparazione anche un altro regolamento di come bisogna rappresentare il Corpo nazionale all’esterno.

Nonostante la crisi economica le tante risorse per la cura dell’immagine vengono sempre reperite.

Per le attività sostanzialmente necessarie, di soccorso e amministrative invece è tempo di crisi.

Si parte dal basso, alcuni lavoratori degli Uffici  Centrali a causa del fallimento dei servizi  esternalizzati (anche lì il problema è ore e organico), fanno le pulizie per non lavorare sommersi dall’immondizia.

Troppo buon cuore cari lavoratori!

I soccorritori dovranno comprarsi le autoscale?

Ne osserveremo delle belle, ci diranno pure come e quando dobbiamo morire in una vita lavorativa organizzata militarmente.

Che volete questi sono i frutti del comparto pubblicistico!

Dopo l’annullamento dei diritti personali e sindacali ora preparano gli altri colpi di maglio, spetta ai lavoratori ribellarsi seriamente per rimandare al mittente tutte queste “bellissime migliorie”  per i lavoratori del Corpo.  

  Noi non ci arrendiamo il 28 p.v. siamo nuovamente in piazza per ribadire tutta la nostra contrarietà a pagare questa crisi.