Continua la melina all'Aran sul rinnovo del contratto

Cisl e Uil concordano e revocano lo sciopero

 

 

 

 

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

a distanza di 4 mesi dal blocco della trattativa e a da oltre due anni dalla scadenza del contratto, si è riaperto il tavolo per il rinnovo all'Aran.

Nell'incontro non sono state quantificate con precisione le cifre stanziate per l'aumento economico. Le indiscrezioni dei giorni scorsi hanno trovato conferma nel comportamento dell'Aran durante la trattativa: è prevista una cifra di poco superiore ai 106 euro.

E' emerso con evidenza il tentativo di mistificare con qualche euro la cifra di 106 messa a disposizione dall'accordo del 4 febbraio 2002, attraverso "calcoli creativi".

Nel merito l'Aran si è preoccupata di illustrarci su come intende ripartire l'aumento del 5,66% previsto dall'accordo del 4 febbraio 2002.

Si conferma una parte riservata alla contrattazione integrativa (circa 0,6 %), una parte riservata alla indennità integrativa speciale da sottrarre alla quota complessiva, a carico dei lavoratori (circa 8-9 euro), un aumento sulla quota fissa della retribuzione dal 4% al 6% e un accorpamento della indennità di rischio con quella operativa.

Tutto ciò per incrementare di circa 10 euro la quota stanziata oltre un anno fa.

Nulla è stato detto per ciò che attiene alla vacanza contrattuale. Su questa questione si intravede un'ulteriore beffa: l'una tantum come avvenuto per gli autoferrotranvieri!!

Per la parte normativa si è richiesto nuovamente l'immediata istituzione del ruolo logistico che porterebbe al superamento della vertenza sul mutamento di mansioni, l'istituzione dell'indennità per il personale specialista nautico, la revisione dell'ordinamento professionale, con l'obiettivo di stralciare il pessimo e inapplicabile contratto integrativo. Per le altre questioni si è rinviato al prossimo incontro.

Con questo atteggiamento irresponsabile il Governo gioca sulla pelle dei lavoratori che chiedono da mesi una chiusura del contratto e uno stanziamento aggiuntivo finalizzato alla rivalutazione dell'indennità di rischio bloccata da anni.

La RdB-Cub nel confermare lo sciopero indetto per il 30 gennaio promuove una mobilitazione per il 20 gennaio, contestualmente alla riapertura del tavolo prevista per quella giornata.

Dobbiamo costringere il Governo ad una vera trattativa, con le risorse necessarie.

E' inaccettabile che dopo oltre due anni il Governo metta sul piatto 10 euro in più di quelli previsti!!