GORIZIA IN LOTTA PER IL DIRITTO AL LAVORO

Gorizia -

 

Ieri presso la sede di Monfalcone i lavoratori, vigili del fuoco, hanno scioperato compatti per dire no a chi vuol aprire per l'ennesima volta il distaccamento di Grado con la formula dello straordinario. 

Qui siamo stanchi di essere pendolari del soccorso e vivere una vita lavorativa sempre con la più classica delle valige in mano.

Mentre la dirigenza locale promette a destra e a manca di riuscire a tirare la ormai "coperta corta e strappata" della dotazione organica la politica, pragmatica, viene all'assemblea di USB per ascoltare la base e fare una seria riflessione sul futuro del soccorso pubblico nella zona tra Monfalcone e Grado. 

Il sindaco di Monfalcone ha dimostrato oggi, con il suo intervento, che esiste una politica attenta ai bisogni reali dei cittadini che non dimentica la sicurezza del lavoro per i vigili del fuoco goriziani. 

Che dire: forse al dipartimento dovrebbero prendere esempio da chi con i piedi per terra sa ascoltare la base invece di credere di essere un "comandante". 

Lo sciopero di oggi ha dimostrato che i lavoratori uniti sono l'unico strumento per salvaguardare il diritto al lavoro, al giusto salario e a preservare la qualità della vita; di contro il dipartimento ci presenta il conto di una riforma del mondo del lavoro che ci vuole sovvracaricati di competenza, con mezzi vetusti, una pensione da fame, uno stipendio ridicolo e nessuna tutela sulla salute. 

Forse il dirigente di Gorizia dimentica, dal fresco del suo ufficio, che stare in partenza e fare il pendolare mette di fatto a rischio i vigili del fuoco che non hanno neanche l'inail e in caso di infortunio  sono anche soggetti al ticket se vanno al pronto soccorso. Lavorando tanto si rischia troppo, se poi il mestiere è quello di salvare vite forse sarebbe tempo di riflettere su certe scelte.