REPORT CONTRATTAZIONE DEL 5 MARZO

Lavoratori,

allegato report della contrattazione del 5 Marzo scorso e relativo verbale.

Argomenti trattati da USB:

 

movimenti interni

magazzino

distribuzione APS

gestione soccorso

sede Cascina

squadra lavori

accessi sede centrale

sede aeroportuale

 

Pisa -

Lavoratori,

lo scorso 5 Marzo si è svolto un incontro negoziale con diversi punti di contrattazione.

Per l’assegnazione dei neo CR l’idea proposta dal dirigente è di mantenere provvisoriamente la sede di lavoro più prossima all’abitazione. Abbiamo concordato ma inserendo nella disposizione il criterio di provvisorietà, sentiti gli interessati, e disposta sede e orario spettante, in attesa della mobilità nazionale. Tutto ciò affinché il posto previsto dalla pianta organica non sia sottratto a chi spetta, privilegiando quindi l’assegnazione nel ruolo da CR previsto dalla pianta organica.

Per la mobilità provinciale tutte le parti hanno concordato sull’aspettare la mobilità nazionale. Il dirigente poi ha informato in merito alla situazione disastrosa degli appalti della mensa e del servizio di pulizie.

Nelle problematiche varie abbiamo posto l’attenzione sulla necessità di orari certi di apertura del Magazzino, abbiamo rimarcato la gestione sbagliata e dispendiosa dei badge per il parcheggio, sarebbe bastato montare dispositivi di apertura di cancelli con lettore del badge ministeriale, quello usato per ingresso/uscita, così come avviene in molti comandi.

Abbiamo anche chiesto, dopo l’assegnazione di un nuovo APS, come intende gestire le APS in ambito provinciale. Secondo noi sarebbe funzionale avere le sedi di Saline (che attualmente ha), Castelfranco e Cascina con 2 APS in sede, se disponibili, in modo tale da avere sempre, anche ai cambi turno, la squadra con APS pronta anche ai cambi, nel caso la smontante sia fuori su intervento. Non è pensabile di avere squadra disponibile in sede e non avere APS, mentre in sede centrale ce ne sono 4 (2 Volvo, 1 Mercedes e 1 Mitsubishi), più tutti gli APS che sono ai distaccamenti volontari (1 Eurocity e 1 Polisoccorso a San Miniato, 1 APS a Pontedera e 1 a Ponsacco) che magari in quel momento sono chiusi.

Ora, pensare di avere squadra disponibile a Castelfranco e Cascina senza APS ed avere le APS chiuse nei garage delle sedi volontarie chiuse, mentre abbiamo un possibile soccorso (incidente stradale, incendio abitazione ecc) in uno dei comuni più distanti delle 2 sedi di Castelfranco e Cascina e dover far uscire la squadra da Pisa a noi pare privo di logica e inconcepibile ed ingiustificabile sia dal punto di vista professionale che da quello legale. Pensiamo che una soluzione vada trovata, quantomeno per Castelfranco, data la distanza. Scriveremo nota in merito aspettando una risposta razionale.

Per Cascina abbiamo nuovamente posto il problema del cimitero dei mezzi fuori uso, il dirigente ci assicura che a breve verranno rimossi. Stiamo a vedere. Ancora senza una minima soluzione il problema della manutenzione della sede, degli impianti elettrici e termici, dello stato disastroso della cucina e dei servizi igenici. Sono trascorsi diversi mesi da quando è stato affrontato il problema, il personale si è reso disponibile anche ad interventi di manutenzione, basterebbe almeno acquistare il materiale! Non è più sostenibile lo stato dei luoghi, non funzionano più luci in diverse stanze, la caldaia si è di nuovo guastata di Giovedì lasciando al freddo e senza docce i lavoratori fino al Lunedì successivo, la sterilizzatrice è saltata in corto circuito prendendo fuoco, nonostante fosse stata riparata, spendendoci soldi pubblici, poche settimane fa. Ci viene riferito che è stato chiesto un accredito per riparare impianto elettrico, che il passaggio di proprietà dell’immobile richiede più tempo del previsto, che non ci sono soldi da spendere. Noi riteniamo che lo stato delle cose non sia più sostenibile, proporremo un assemblea dei lavoratori di Cascina insieme alle altre oo.ss. per valutare le azioni da intraprendere.

Altro punto su cui intendiamo insistere è legato alla cosiddetta “squadra lavori” su cui si è persa la cognizione e non è più comprensibile l’organizzazione. Il dirigente, fin dal suo arrivo nel 2014, propose l’adozione di questo sistema, stante le necessità in particolare della sede centrale allora in costruzione. Tutte le oo.ss. erano allora d’accordo a cercare con mezzi propri di risolvere le inadempienze di provincia e ministero, nel corso degli anni poi si è provveduto ad altre opere necessarie. Gli eventi e i report dei lavori venivano riportati dal dirigente alle contrattazioni successive, adottando priorità decise dallo stesso. Adesso, a distanza di anni, riteniamo conclusa questa metodologia che ha prodotto, e ne diamo atto al dirigente e ringraziamo coloro i quali hanno prestato la loro opera, risultati che non avremmo avuto con altri metodi. Questo sistema ha creato però disparità tra i discontinui generando rivendicazioni, e il dirigente sa che questa os ha rappresentato, inoltre abbiamo dei dubbi sulle priorità ai lavori che sono state date. Quindi pensiamo che se l’esperienza deve continuare, viste le necessità, occorre dare alcune regole, applicare un sistema di controllo tramite un funzionario che risponde alle oo.ss., applicare un criterio di rotazione tra i discontinui compatibilmente con le professionalità ed esperienze, fare una lista dei lavori e dare una scala di priorità concordandola con le oo.ss e rendendola pubblica.

Tra le varie abbiamo chiesto conto di ciò che si discute nelle contrattazioni precedenti ma che poi alla successiva non ha avuto nessun seguito. Da anni si discute del problema degli accessi al parcheggio ed alla sede centrale, viene fatto un grande dibattito a cui poi non seguono fatti concreti. Vogliamo finalmente fare i cartelli personali da mettere sulle vetture? Facciamoli. Vogliamo regolamentare l’accesso alla palestra e alla sede dal varco di uscita emergenza? Chiudiamo, così come sono chiuse tutte le sedi dei VVF, la scorsa contrattazione (9 Agosto 2017) il dirigente affermava di studiare l’opportunità di sostituire il portone del varco di soccorso, con copertura finanziaria, con un portone leggero e moderno. Bene, questa possiamo definirla una priorità e dare seguito, altrimenti tra un anno saremo qui ancora a scrivere delle stesse problematiche. Queste sono scelte prioritarie della destinazione delle poche risorse economiche.

Infine la questione delle sedi aeroportuali affrontata nell’assemblea dei lavoratori del 2 Marzo. Tutte le oo.ss hanno esposto il problema ed abbiamo presentato il documento al dirigente, ci siamo dati una scadenza a breve per verificare l’impegno di Toscana Aeroporti, affermando che senza riscontro alle richieste tutte le oo.ss avrebbero dichiarato lo stato di agitazione ed affrontato la questione con rivendicazioni sindacali, coinvolgendo istituzioni e media. Stiamo a vedere. Usb ha scritto due volte a Toscana Aeroporti in merito alla questione amianto nel rivestimento del centralino, smantellato senza nessuna precauzione ed in presenza dei lavoratori, abbiamo chiesto per 2 volte che Toscana Aeroporti escludesse la presenza di amianto. Non abbiamo avuto nessuna risposta e lo scorso 26 Febbraio abbiamo scritto al Prefetto, denunciando sia la questione amianto ma anche le problematiche del varco Rampa 0 e delle infrastrutture in cui lavorano i VVF, oltre che della gestione e funzionalità del sistema di soccorso.