NOI NON SIAMO COME GLI ALTRI

Padova -

Ha scatenato un putiferio la decisione del dirigente di Padova di emanare ods di riequilibrio del personale operativo senza recepire le indicazioni avute da alcune OOSS nel corso dell’incontro sindacale del 15 febbraio u.s. contrariamente a quanto da lui stesso verbalizzato sul rispetto dell’anzianità di servizio e sugli accordi in materia.

Da sempre USB ha segnalato la non corretta assegnazione dei Capisquadra più anziani nelle sedi distaccate di Piove di Sacco e Este causate da scelte da parte di precedenti dirigenti non condivise.

Dalla bozza di riequilibrio recapitata alle OO.SS. prima della riunione del 15 febbraio, abbiamo notato fin da subito come non si è rispettata l’anzianità di servizio e in alcuni altri casi ci risultano delle anomalie come quello più eclatante dove invece di spostare il CS più giovane si mette in subbuglio tutto il personale in servizio presso la sede di Piove di Sacco movimentando erroneamente (o volutamente) tre capisquadra.

Oltre a questo movimento anomalo ne registriamo altri dovuti a “rumors”ai quali siamo abituati e che vengono portati al comando da soggetti che tendono a destabilizzare ma, soprattutto, mettere in contrasto personale iscritto alla nostra organizzazione sindacale e non.

Addirittura sostenendo che nostri delegati abbiano avuto incontri “segreti” con il dirigente per propri interessi !!!

La nostra organizzazione sindacale non è così, non studia questi “piani” strategici che nulla hanno a che vedere con la trasparenza, le pari opportunità e pari diritti per tutti.

Aggiungiamo inoltre che nel caso arrivino “segnalazioni” al comando da parte di taluni soggetti, queste andrebbero approfondite dal dirigente convocando e parlando con gli interessati.

Quello che ha fatto indispettire noi e il personale è che andava fatta una nuova bozza come stabilito durante la riunione e non emanare una disposizione di servizio definitiva e palesemente difforme agli accordi.

A peggiorare il clima ci si è messo pure chi ha appositamente girato voci che rasentano il ridicolo atte a screditare, addirittura andando a favoleggiare che USB abbia avuto incontri segreti con il dirigente.

A chi pensa che USB abbia agito per sfavorire alcuni per favorirne altri non ha ancora capito che USB non è come certi soggetti, noi abbiamo una dignità da difendere e sinceramente chi non la pensa così è libero di lasciare l’organizzazione.

Ma cosa lo diciamo a fare se in molti ancora adesso sono convinti del nostro operato e continuano ad aumentare gli iscritti ad USB ?

Alla fine quello che conta sono gli atti ufficiali che testimoniano la nostra correttezza e il nostro modo di fare sindacato e soprattutto confermano quello che abbiamo sempre sostenuto, le chiacchiere lasciamole agli altri… noi non ci abbiamo mai creduto.