PARISI LICENZIA GLI ADDETTI DEL SERVIZIO MENSA

Ovvero quando al Direttorone non frega nulla della volontà dei lavoratori

Padova -

Sebbene le ricognizioni svolte tra il personale operante nei Comandi di Padova e Rovigo e le relative risposte dei dirigenti provinciali alle circolari sul servizio mensa che chiedevano di mantenere il servizio attuale, giunge in questi giorni notizia che la Direzione Veneto su indicazione della Direzione Centrale delle Risorse Logistiche e Strumentali ha dato disposizioni di scelta, alle sedi distaccate dei due Comandi , tra il buono pasto e il catering veicolato.

Tutto questo porterà, oltre ad una svendita dei diritti dei vigili del fuoco e degli obblighi dell’amministrazione, un problema occupazionale rilevante in quanto diverse persone dovranno trovarsi altra occupazione e con i tempi che corrono non sempre è possibile.

I pompieri, se questi contratti dovessero essere disdetti, saranno additati dai dipendenti delle mense come coloro che hanno causato i loro licenziamenti.

Padri e madri di famiglia contro altri lavoratori in nome del risparmio sfrenato a fronte di una diminuzione di spesa irrisoria(2 milioni di euro su tutto il territorio nazionale).

A tutto questo non ci stiamo e chiediamo che vengano rispettate le volontà del personale dei Comandi e che il dipartimento faccia in modo che i lavoratori delle mense di Padova e Rovigo non vengano licenziati.

Non possiamo accettare che il servizio mensa venga svenduto con un buono pasto da consumare non si sa come, dove e quando, in quanto le circolari, come la nostra amministrazione è consueta a fare, sono scritte male e poco chiare lasciando mille interpretazioni. Alcuni dirigenti in regione hanno già imposto il divieto dell’uso delle cucine (per il confezionamento dei pasti) e dei mezzi di servizio per recarsi a “fare la spesa”, immaginiamoci quindi quale caos porterà questa scellerata decisione.

Infine auspichiamo che certi dirigenti generali prendano esempio dalla vicina Francia dove il capo dell’esercito Francese ha rassegnato le dimissioni dopo il solo annuncio del capo del governo di fare dei tagli in quel settore.