PROMOZIONI A RUOLO APERTO DEL PERSONALE APPARTENENTE AL RUOLO DI VIGILE DEL FUOCO

Nazionale -

Al Direttore Centrale delle Risorse Umane

Prefetto Giovanni BRUNO




Oggetto: promozioni a ruolo aperto del personale appartenente al ruolo di Vigile del Fuoco.


Egregio,


è chiaro che a partire dell’entrata in vigore della legge 30 settembre 2004 n.252, che nell’articolo 2 regolamenta l’ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e del Dlgs 13 ottobre 2005 n.217 l’immissione in ruolo del personale che ha superato il corso AA.VV.PP. avviene ai sensi di queste due norme. A puro titolo esemplificativo si rimanda alla nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane, prot. Numero 4587 del 21/09/2012, inerente l’immissione in ruolo del personale che ha superato il 71° corso AA.VV.PP..

Diviene naturale quindi che per tutto il personale l’amministrazione si deve attenere, nelle promozioni a ruolo aperto, a quanto stabilito nella normativa vigente (art. 2 legge 252/2004 e dlgs 217/2005). Nello specifico, il dlgs 217/2005 all’Art. 8, Promozioni alle qualifiche superiori, riporta testualmente:

  1. Nell’ambito del ruolo dei vigili del fuoco, la promozione da una qualifica a quella superiore è conferita a ruolo aperto, secondo l’ordine di ruolo, a coloro che, alla data dello scrutinio, abbiano compiuto cinque anni di effettivo servizio nella qualifica superiore e che, nel triennio precedente lo scrutinio medesimo, non abbiano riportato una sanzione disciplinare più grave della sanzione pecuniaria;

  2. Il servizio prestato come allievo vigile del fuoco è computato per intero nella qualifica di vigile del fuoco”.


È lampante quindi che nel ruolo del personale, fino al compimento del 5° anno di servizio, data di assunzione e data di immissione in ruolo siano le medesime, mentre la decorrenza di qualifica debba coincidere con la data di decreto di fine corso; una volta compiuti i 5 anni la data di assunzione e la data di immissione in ruolo rimangano le medesime mentre la decorrenza di qualifica debba diventare i 5 anni esatti dalla data di assunzione. Tutto ciò, ovviamente, al netto di eventuali provvedimenti disciplinari, o altro, indirizzati al singolo dipendente. Con gli ultimi mancati aggiornamenti, chiaro riferimento al ruolo del personale 1/1/2017, l’amministrazione non promuovendo il personale sta trattenendo soldi dalle tasche dei dipendenti; soldi che in periodi di particolare difficoltà economica come quella in cui versa attualmente la nostra nazione farebbero sicuramente comodo.


In attese di riscontro si inviano i saluti di rito.