REPORT CONVOCAZIONE 25 GENNAIO

SPOSTANDO L'ORDINE DEGLI ADDENDI LA CARENZA NON CAMBIA

Padova -

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato alla riunione convocata dal dirigente di Padova che verteva su tre punti in discussione.

Al primo punto c’è l’intenzione della dirigenza di variare la dotazione organica del distaccamento di Este, classificato come sede distaccata SD3 (6 Vp e 2 CS per turno) e come ammesso dallo stesso dirigente, è una ripartizione frutto dell’accordo sul riordino, pesantemente contestato dalla nostra organizzazione sindacale, che non consente di avere sufficiente personale per supportare la squadra base con i mezzi in appoggio assegnati alla sede.

Ci sono state illustrate due ipotesi: o ridurre di una unità e declassare la sede a distaccamento base oppure assegnare altro personale per far si che sia sempre disponibile una squadra base composta da 5 unità e un supporto (abp, as e ag).

Analizziamo insieme le due ipotesi. Attualmente con 8 unità non si garantiscono sempre 6 unità in servizio (numero di unità che non consente di avere una squadra e un supporto che rispettino le normative in materia di sicurezza) e molte volte la sesta unità viene destinata a sostituzioni verso altre sedi. Situazione pesante per il personale che è diventato pendolare. In provincia la forza ordinariamente in servizio è 36-37 unità e riteniamo che prevedere per la prossima mobilità interna 2 posti per turno in più non sia una scelta irragionevole. Di fatto si sposterebbe il secondo supporto della centrale in sede distaccata aumentando le competenze territoriali e il livello di sicurezza degli operatori che moltissime volte sono costretti ad intervenire in 5 con due automezzi. Spostando l’ordine degli addendi il risultato non cambia ...

Quindi o si potenzia o si declassa, compresi gli automezzi di supporto che, in caso di declassamento verrebbero dislocati in centrale.

Abbiamo verbalizzato che ritenevamo la convocazione come un’informativa e abbiamo chiesto contestualmente di essere riconvocati per aver tempo di confrontarci con i lavoratori.

Al secondo punto c’era la volontà del dirigente, ma non la nostra, di ripetere l’esperienza dello svolgimento dei retraining e dei mantenimenti allo stesso modo di fine anno, sobbarcando i lavoratori di troppe ore di lavoro che creano un surplus di ore prestate e perdita di indennità accessorie. Inutile ribadire come la nostra Organizzazione chiede da tempo che venga rivista la circolare nazionale e che sia anche la nostra amministrazione periferica che porti alla luce la stessa inapplicabilità.

Al terzo si è discusso sulla pausa di 30’ minuti per il personale giornaliero e ci si è dati appuntamento anche per questo punto ad un successivo incontro.

A margine della riunione il dirigente ci ha fatto presente come sarebbe sua intenzione mantenere i futuri capi reparto in servizio turnista per non togliere risorse al soccorso. Su questo punto però abbiamo espresso perplessità sull’impiego di dette figure professionali in compiti dequalificanti (capo partenza o capo di supporto) in quanto non di competenza della figura stessa.

A breve saremo riconvocati.

In allegato verbale