AUTOMEZZI V.V.F.

NEW GENERATION... OLD PROBLEM!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Milano -

A 2 anni di distanza dal primo comunicato provinciale("lotta sindacale e concorrenza migliorano la qualità" del 5/11/04), che affrontò il problema degli automezzi, ed alla luce dell’evoluzione del settore, oltre a confermare quanto espresso all’epoca, vorremmo fare alcune riflessioni ed insieme informare i lavoratori sulle attuali problematiche e disservizi relativi all’assegnazione di 6 APS presso il nostro comando. In particolare di 5 mezzi versione BAI, le quali hanno subito numerosi interventi in garanzia riguardanti in particolare l’allestimento antincendio.

A fronte di una garanzia di 60 mesi, c’è da rilevare i costi che il comando deve sostenere (personale e carburante) per l’invio degli automezzi all’officina, che risiede nel comune di Bagnolo Mella (BS).

Va anche considerato il “fermo macchina”, ed ovviamente la mancanza di mezzi sostitutivi che, pensiamo, dovrebbe essere prevista all’atto dell’emanazione della gara di appalto.

In questo contesto, è stata determinante l’attenta collaborazione degli autisti che, in data 4/8/06, segnalavano ai Capi Autorimesse il cedimento dei supporti dell’allestimento di 2 APS BAI. In relazione al particolare periodo e all’imminente chiusura per ferie, i CA contattavano l’ufficio assistenza per avere delucidazioni su questi deficit strutturali e poter quindi valutare la gravità del problema, se determinante per la sicurezza; anche per predisporre altri veicoli e compensare i continui fermi macchina di mezzi di vecchia generazione.

Si apprendeva con stupore della chiusura totale dell’azienda, ivi compreso l’Ufficio Assistenza della BAI Srl International, così come della mancanza di un numero verde di riferimento. La risposta della Azienda giunse al comando per iscritto solo il 4 settembre, cioè un mese dopo l’accaduto.

Considerazioni: è vero che l’inserimento di altre aziende nel mercato degli automezzi VVF, potrebbe portare una sana concorrenza con evidenti benefici tecnici ed economici, ma se contestualmente non si adeguano e modificano procedure e modalità delle gare di appalto, si rischia di passare da un monopolio, ad un “cartello” delle aziende interessate… un po’ come succede in campo petrolifero con le “7 sorelle”. Andrebbero infatti inserite clausole a maggior tutela dell’acquirente, considerando la sicurezza delle squadre e più in generale del servizio di soccorso offerto alla cittadinanza.

Per fare quattro conti un’APS costata circa 255.000,00 euro, moltiplicati per circa 120 (il numero di APS B.A.I. acquistate a livello nazionale), fanno la bella cifra di 31milioni di euro (circa 60 miliardi di vecchie lire) che, anche in tempi di supersvalutazione, sono una bella cifretta. Cifra che comunque dovrebbe indurre i responsabili della nostra amministrazione, a chiedere un minimo di mezzi sostitutivi e una maggiore capillarità dei centri di assistenza nelle province di assegnazione, anche per ridurre i disagi al servizio di soccorso e i costi che sono a carico dei capitolati dei Comandi Provinciali.

Per quanto riguarda invece l’assegnazione di solo 6 APS, la RdB lo ritiene un numero esiguo se proporzionato all’attività svolta dal Comando di Milano. Tale inadeguatezza, ha anche provocato dei contenziosi tra il personale visto che, ovviamente, ognuno avrebbe voluto ottenere un mezzo nuovo per la propria sede. Anche in questo caso (comunicato RdB ASSEGNAZIONI E DISLOCAZIONI del 15/2/05), abbiamo preso posizione in funzione dei carichi di lavoro, degli automezzi, ed alla nota emanata dall’Uff. Macchinari (prot.n°4418/4501 del 27/8/04), in cui è prevista la rotazione delle APS tra i comandi, dove l’elevato carico di lavoro causa un precoce invecchiamento, e determina conseguentemente i negativi fermi macchina, che incidono considerevolmente sul servizio di soccorso e sui costi di manutenzione.

 

In allegato:

- nota del Comando VV.F. MI

- nota della ditta BAI

- nota del Coordinamento RdB CUB PI VV.F. Piemonte alla propria Dir.Regionale